Come nasce il laboratorio “Filhome”

L’idea del laboratorio “Filhome” nasce all’interno del progetto già esistente e consolidato “Atelier Filò” e dall’esperienza vissuta dalle ospiti di Casa Ozanam nel con il laboratorio sartoriale “Made in Oz” realizzato nel 2020. Il progetto consiste quindi nell’ampliamento delle attività già presenti nel laboratorio “Atelier Filò”, creando uno spazio prima di formazione e in un secondo momento di produzione di prodotti unici.

Gli obiettivi del progetto sono i seguenti:

  • Formazione: Durante le attività previste dal Laboratorio, agli ospiti coinvolti viene data la possibilità di apprendere nuovi mestieri, rimettere in circolo abilità e competenze che la vita di strada facilmente assopisce e sperimentarsi in prima persona nel confronto con un gruppo di lavoro. Questo aspetto risulta fondamentale in un’ottica di reinserimento sociale: la maggior parte dei nostri Ospiti infatti non è inserita in contesti lavorativi consueti da molto tempo, e necessita perciò, di percorsi in cui possano confrontarsi con le più semplici regole e presupposti soliti dei contesti lavorativi come rispettare un orario, andare d’accordo con i colleghi, prendersi un impegno, portare a termine le proprie mansioni. Tutto questo potrà essere da loro sperimentato in un contesto protetto e con il supporto di educatori e volontari che affiancheranno gli ospiti nel loro lavoro quotidiano.
  • Occupazione: l’idea alla base del progetto è proprio quella di creare un contesto in cui gli ospiti, dopo la dovuta formazione, possano mettere in campo le nuove abilità acquisite e avere un’occupazione. Si vorrebbe infatti gettare le basi per avere un’attività che possa essere continuativa nel tempo, in cui inserire quante più persone possibile, per permettere loro di riacquisire una dignità, proprio grazie ad un’opportunità lavorativa.
  • Strutturazione di una sana quotidianità: il Laboratorio prevede attività diurne che occupano parte della giornata degli ospiti coinvolti e ciò permette loro di avere una strutturazione della vita quotidiana e permette di sperimentare contesti di vita “differenti” da quelli vissuti in strada.
  • Favorire contesti relazionali nuovi: Il laboratorio offre contesti relazionali alternativi a quelli che hanno fino ad ora strutturato la vita degli Ospiti, dando loro la possibilità di confrontarsi con persone differenti ed entrare in contatto con la cittadinanza ed il territorio che le ospita. Questi incontri ci auspichiamo che possano far nascere delle relazioni di aiuto e sostegno per i nostri ospiti, che hanno quasi tutti alle spalle un vissuto fortemente segnato dalla solitudine e dall’abbandono e che ora si trovano a vivere in una condizione di completa assenza di persone di riferimento sui cui poter contare e alle quali potersi rivolgere nei momenti di difficoltà.
  • Sensibilizzazione del contesto cittadino: tramite queste attività vorremmo far conoscere e avvicinare i cittadini ad una realtà differente e spesso troppo silenziosa del proprio contesto cittadino, sperimentando in prima persona una visione differente della problematica della marginalità e di chi vive in strada. Il Laboratorio offre l’opportunità di conoscere la realtà del disagio adulto non solo dal punto di vista dell’accoglienza e della carità ma anche dal punto di vista dell’impegno personale, della messa in gioco di abilità e di risorse personali che ciascuno ancora possiede e può mettere in campo per migliorare il proprio contesto territoriale. I cittadini stessi, possono sia fare un’esperienza di volontariato all’interno dell’attività affiancando in prima persona gli ospiti coinvolti nel corso, che contribuire con un’offerta simbolica durante i mercatini.

Attività svolte

Nel dal 2021 sono stati numerosi i laboratori attivati:

  1. Falegnameria: con la collaborazione di un falegname professionista, sono stati realizzati numerosi prodotti riciclando pallet dismessi. Il laboratorio è durato un anno ed ha visto la partecipazione di circa 21 ospiti;
  2. Ceramica: è stato un laboratorio breve, di circa due mesi, con un incontro a settimana in cui la maestra d’arte ha guidato gli ospiti nell’apprendimento delle tecniche di modellazione della ceramica e dell’argilla per la creazione di manufatti personali;
  3. Sartoria: dal 2020 ad oggi si sono susseguite una serie di professioniste e volontarie che hanno dato la loro diponibilità ad insegnare agli ospiti le basi del cucito e dell’utilizzo della macchina da cucire. Sono stati creati prodotti su commissione e numerosi gadget per altre associazioni. È un laboratorio che vorremmo mantenere in modo permanente, garantendo la possibilità a tutti di usufruire del lavoro sartoriale e creativo per acquistare i prodotti con il logo filhome.

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